Oggi gli hacker entrano nei computer per cancellare tutti i dati, comprano su internet con carte di credito rubate, compiono una serie spropositata d'azioni illegali ed immorali: attenzione, qui si parla di cracker, non di hacker.
Agli albori della rete (se così si può parlare), gli hacker erano persone che entravano nei sistemi per "sete di sapere", apprendere il funzionamento dei sistemi in cui s'intrufolavano, per una sfida personale, un hobby che non aveva nessun riscontro economico, e per quanto riguarda i dati erano cancellate le tracce del loro passaggio e nulla più.
Ma quello che fanno gli hacker lo possono fare anche i cracker, in più essi a loro piacimento modificano dati importanti quali progetti, accreditano denaro su conti correnti, manipolano e/o distruggono siti web, catturano dati passanti su una rete, usano numeri di carte di credito rubate per acquisti, eccetera.
La stampa compie l'errore di far conoscere al mondo i cracker con il nome errato di hacker.
Oltretutto ci sarebbe anche un'altra categoria, quella degli "script kiddies", ragazzi che combinano disastri in giro per la rete quasi alla pari con i cracker, ma questi semplicemente usando programmi derivati dall'automatizzazione delle procedure dei cracker (e bisogna riconoscere a quest'ultimi una notevole preparazione nel campo della programmazione).
A tutt'oggi alcuni hacker/cracker vengono reclutati da società importanti per testare la sicurezza delle proprie reti, ma sono poche le persone che accettano di entrare nelle aziende, sembra quasi per un fatto di etica.
Anche i cracker avranno un'etica?


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