L’Italia sta per essere inserita in una lista nera: nel nostro paese si sta diffondendo a macchia d’olio la duplicazione abusiva, e non solo di software, ma anche di cd musicali; rispetto agli inizi degli anni 90 i prezzi dei masterizzatori sono notevolmente scesi, ormai se lo possono permettere anche i singoli utenti casalinghi, e i cd hanno prezzi irrisori rispetto a qualche anno fa.

Ma perché si masterizza? Le motivazioni sono poche, e  anche discutibili: il prezzo dei Cd è troppo alto (il che è vero), e il fatto che i programmi non sono beni veri e propri, ma frutto dell’intelletto umano, che è di tutti.

Ora bisogna fare un po’ di chiarezza: partiamo dal fatto che abbiamo comprato un software, il cd è un oggetto che si può rompere, strisciare, e nel momento in cui non funziona dovremmo ricomprare il tutto.

ALT! Ricomprare cosa? Con l’acquisto l’utente ha la LICENZA di poterlo usare, nei termini previsti dal contratto di vendita che dovrebbe essere presente all’atto dell’installazione nel computer: e se poi i termini del contratto non ci soddisfano (se li abbiamo letti)?

Praticamente, nessuna persona può essere rimborsata dopo aver acquistato il prodotto e APERTO LA SCATOLA.

Ma tornando alla fragilità del supporto, una volta (bei vecchi tempi…) si aveva il diritto di creare UNA copia personale di backup del prodotto, per scongiurare eventuali danni del supporto.

Quindi, chiunque può copiare il proprio software, e usare il cd copiato SE si rompe quello originale, abbiamo comprato la LICENZA…

Ora torniamo al fatto del prezzo:  alcune persone sostengono che se un uomo non ha i soldi per poter acquistare un prodotto, e ne ha una copia, non compie furto, perché non potrebbe comprarlo.

E qui entra in gioco il diritto d’autore, che tutela il lavoro delle persone: ora non si potrebbe più creare neanche le copie di backup, oltre al fatto che si stanno cominciando a produrre cd musicali non ascoltabili al computer, senza nessun avviso visibile sul disco.

Dopo tutto questo, pensiamo: paghereste quasi 2 MILIONI per comprare la licenza di OFFICE, per poi magari scoprire che non funziona?

E questo non è un caso isolato, sono molti, troppi.

I diritti delle software house sono stati messi in prim’ordine, rispetto a  quelli di un’utenza male informata ed abbandonata ai suoi problemi.

Anche a Bill Gates crasherà Windows XP?


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