L’avvento delle nuove tecnologie ha favorito le comunicazioni; un sito web con i suoi contenuti si apre ad un vastissimo gruppo di persone, che possono esser più o meno oneste, ma soprattutto ingenue: per molti casi di crimine on-line il fattore ingenuità è rilevante, ma soprattutto per quanto riguarda l’uso del WWW da parte di gruppi estremisti.

La rete viene principalmente usata in 2 modi da parte dei cyberterroristi:

1.      Attacco a computer governativi, per creare panico e dimostrare in questo modo l’inferiorità dello stato;

2.      Creazione di siti web per diffondere il loro pensiero, e anche reclutare nuove persone nel loro gruppo, oltre a coordinare distaccamenti in altri paesi in modo rapido e anonimo.

La proliferazione di siti web di estremisti, terroristi e fanatici di ogni tipo aumenta considerevolmente l’interesse dei governi per quanto riguarda il monitoraggio del traffico dei dati nelle reti; ad esempio in Francia l’uso del software PGP sarebbe illegale: questo software (acronimo di “Pretty Good Privacy”) permette di cifrare in modo sicuro i dati, così da avere transazioni sicure di posta  elettronica.

Inoltre, per quanto riguarda i siti, è stata creata una classificazione dei contenuti:

1.      Nessun contenuto violento (assenza di esortazione);

2.      Contenuti connotati da odio e dissenso, senza alcuna esplicita esortazione;

3.      Esortazione alla disobbedienza civile;

4.      Esortazione alla disobbedienza contro le cose;

5.      Esortazione ad usare la violenza contro personaggi eminenti;

6.      Esortazione al passaggio all’azione violenta contro vittime occasionali;


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