INTRODUZIONE

La crittografia è una scienza antichissima , esisteva infatti già nel periodo egiziano. E’ documentata la presenza di un codice sulla tomba del faraone Knumotete II vissuto attorno

Comunque l’attuale parola crittografia deriva dalle parole greche ctyptòs e graphia cioè scrittura nascosta, e sta a indicare l’arte di rendere indecifrabile un messaggio.

Fino alla fine del 1800 questa scienza era ad uso esclusivo di politici e militari che avevano la necessita di comunicare in modo sicuro informazioni di vitale importanza che se fossero cadute in mano ai nemici avrebbero compromesso i loro piani se non la loro stessa vita.

Poi nel 1900 con la comparsa di radio e computer la necessita di rendere sicuri dei dati che non erano a questo punto più solamente testi scritti, divenne appannaggio di più categorie di persone, come:

	industrie che temevano la concorrenza;
	banche che non volevano rivelare le loro strategie finanziarie;
	privati utenti di internet che vogliono tenere riservata la loro corrispondenza e-mail
	Utilizzatori di carta di credito per acquisti on-line.

La crittografia è comunque il termine con il quale si contraddistingue l’arte di rendere illeggibile a chi non è a conoscenza di uno strumento per farlo un dato messaggio, essa fa parte pero di una scienza più ampia, la crittologia che si occupa dei messaggi segreti in generale e si divide a sua volta per l’appunto in crittografia e crittanalisi.

La prima e più importante, in quanto senza questa la seconda non esisterebbe, si occupa di cifrare i messaggi, cioè partendo da un testo chiaro leggibile da tutti, tramite un cifrario reso segreto da una chiave, si cifra il testo rendendolo incomprensibile a chi non è a conoscenza della chiave, una volta che il messaggio è stato reso illeggibile si dice che è crittato. Il destinatario del messaggio, anche lui a conoscenza della chiave, per poterlo leggere deve decifrarlo cioè riconvertire il messaggio cifrato nel messaggio chiaro.

La seconda categoria, la crittanalisi, invece, si occupa di forzare i messaggi segreti quando non si è a conoscenza della chiave usata e nella maggior parte dei casi nemmeno del metodo adottato. Fare questo vuol dire decrittare un messaggio e ci sono vari metodi per farlo, per esempio l’analisi delle frequenze.

I primi metodi di cifratura furono monoalfabetici, e consistevano nel sostituire ogni carattere del tasto con un altro secondo una regola, questi cifrari erano molto deboli perché ogni carattere veniva sostituito sempre con lo stesso e dunque il testo in cifra che ne derivava era facilmente forzabile, decrittabile, attraverso l’analisi delle frequenze della lingua.

Un altro metodo è quello dei cifrari per trasposizione, che consistono nel rimescolare i caratteri del testo in chiaro secondo una regola reversibile, anche questi cifrari sono molto deboli mentre possono essere molto utili in combinazione con altri sistemi.

Un passo in avanti, verso una maggiore sicurezza, fu fatto invece con l’introduzione dei cifrari polialfabetici, nei quali una lettera del testo in chiaro viene sostituita da lettera diverse nel testo cifrato, questo è molto importante perché così in fase di decrittazione non è più possibile applicare l’analisi delle frequenze.

Con il passare degli anni c’era la necessita di cifrari sempre più sicuri, così ne furono inventati di meccanici o con chiavi sempre più complesse calcolate attraverso formule matematiche difficilmente reversibili.

Un passo da gigante fu invece fatto con l’introduzione dei cifrari a chiave pubblica, che debellavano in un solo colpo molte debolezze dei cifrari tradizionali. Infatti questi cifrari dispongono di due chiavi: una per cifrare a conoscenza di tutti, pubblica per l’appunto, e una per decifrare, privata , cioè a conoscenza del solo destinatario del messaggio.

Con l’introduzione di questo sistema, e il calcolo di chiavi con formule matematiche irreversibili si è arrivati nei nostri giorni ad avere dei cifrari impossibili da forzare, e non perché non ci siano gli strumenti per farlo, ma perché non c’è il tempo materiale.