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Il protocollo IP gestisce l’indirizzamento dei dati impacchettati. Esso numera ogni pacchetto di dati per consentire all’utente ricevente di verificare l’ordine dei pacchetti ricevuti allo scopo di facilitare la fase di ricostruzione dell’intero pacchetto di informazione. I pacchetti “incapsulati” sono indirizzati ai vari destinatari dagli instradatori (router) che sono collegati tra loro. IP è anche sinonimo di indirizzo Internet. Esso è costituito da quattro campi numerici ognuno dei quali non può superare il valore 255. Il primo campo identifica il paese e la classe di appartenenza, il secondo identifica la rete, il terzo la sottorete ed il quarto la macchina, ossia il computer che è collegato in quell’istante. In questo modo ogni computer può essere identificato e quindi rintracciabile nella rete. Tuttavia una simile sequenza di numeri risulta abbastanza sconveniente per rappresentare gli indirizzi degli innumerevoli host e per ovviare a questo problema e rendere l’indirizzamento più semplice, sono stati associati agli indirizzi numerici dei nomi. Al fine di convertire tali nomi in indirizzi numerici è stata implementata una soluzione che prende il nome di DNS (Domain Name System), cioè sistema di nomi del dominio. Il DNS, infatti, gestisce i nomi dei computer basandosi sui diversi gruppi ognuno dei quali si sottopone a dei sottogruppi. Ogni gruppo o sottogruppo costituisce un livello che prende il nome di dominio. Ecco qui riportato un esempio di come funzionano il protocollo Ip ed il Dns.
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Le reti e la ricerca |
