La ristrutturazione degli orari e programmi di insegnamento dell'indirizzo particolare per l'informatica negli istituti tecnici industriali è motivata dalla necessità di ammodernare i contenuti del curriculum e di eliminare le difficoltà riscontrate nello svolgimento dei programmi.

La più evidente variazione che è visibile nel profilo, nel quadro orario e nei programmi è l'allargamento della gamma di tecnologie di cui l'allievo deve disporre. L'impostazione è che sia possibile formare un tecnico del trattamento automatico dell'informazione, capace di usare indifferentemente tecnologie informatiche, elettroniche e miste. Il campo delle applicazioni privilegiato è quello dei piccoli sistemi di tipo industriale e scientifico, dei quali gli allievi dovrebbero avere una certa padronanza, ma la cultura fornita è tale che essi potranno essere inseriti anche in situazioni diverse (grandi sistemi, sistemi gestionali) con più cicli di formazione post-secondari e compiti parziali.

Le varianti più evidenti riguardano l'incremento delle ore di elettronica, con le ore di pratica estese all'ultimo anno, accompagnato ad una profonda ristrutturazione della disciplina, e la trasformazione della materia "applicazione degli elaboratori" in "sistemi, automazione e laboratorio". Lo scopo di queste variazioni è di aumentare le competenze tecnologiche degli allievi, pur contenendole nel settore informatico-elettronico, e di dare una visione sistematica dei processi che debbono essere automatizzati, della loro natura matematica-fisica e delle conseguenze organizzative e sociali dell'automazione.

Per quanto riguarda il profilo professionale il perito industriale per l'informatica deve essere in grado di analizzare, dimensionare, gestire, ed è orientato a progettare piccoli sistemi per l'elaborazione, la trasmissione l'acquisizione delle informazioni sia in forma simbolica che in forma di segnali elettrici.

È capace di risolvere problemi di piccola automazione, mediante i sistemi suddetti, in applicazioni di vario tipo, ma specialmente tecnico-industriali e scientifiche. Ha le conoscenze di base necessarie per partecipare alla realizzazione e alla gestione di grandi sistemi di automazione basati sull'elaborazione dell'informazione.

Queste capacità del perito industriale per l'informatica si basano sulla conoscenza, teorica ed operativa, di alcuni settori tecnologici: l'informatica, con particolare riguardo a quella distribuita; l'elettronica, specialmente quella integrata e gli apparati strumentali su di essa basati; le tecnologie miste informatico-elettroniche.

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